LA SINDROME CONFLITTUALE DELLA SPALLA
Per sindrome conflittuale della spalla si intende una patologia cronica della cuffia dei rotatori in cui la causa è da considerare nella somma di vari elementi che perturbano la funzionalità di questa all'interno dello spazio subacromiale.
Le cause
Le cause possono essere post-traumatiche, infiammatorie, chimiche (deposizione di sali di calcio) o legate a squilibri posturali. In molti pazienti l'esordio del dolore è subdolo (spesso c'è dolore nell'infilare la manica della giacca o nell'allacciare il reggiseno), ma progressivamente il dolore tende a peggiorare ed a interessare sempre più movimenti, soprattutto verso l'alto.
Infine si assiste alla comparsa od al peggioramento del dolore notturno caratteristicamente ad insorgenza dalle 2 alle 3 ore dopo l'inizio del sonno.
Gli esami
Il più importante è l'esame clinico che deve evocare il dolore con alcune manovre semeiologiche come il test di Neer o quello di Hawkins o di Jobe. Bisogna testare bene la forza delle varie componenti della cuffia dei rotatori al fine di formulare il corretto quesito diagnostico al radiologo.
Utili risultano la radiografia (rileva calcificazioni, artrosi, tumori ossei), l'ecografia muscolo-tendinea e la Risonanza Magnetica Nucleare; in qualche raro caso può essere necessaria un'ArtroRMN (ossia una Risonanza Magnetica Nucleare con iniezione di mezzo di contrasto nell'articolazione e non endovena) od una ArtroTC (ossia una Tomografia Computerizzata con iniezione di mezzo di contrasto - di solido aria e iodio - in articolazione). (Vedere anche la cuffia dei rotatori)
La terapia
Nella forma classica la terapia è conservativa a base cioè di kinesi terapia passiva ed attiva, ginnastica propriocettiva, terapie fisiche varie (tecar terapia, laser, ultrasuoni ecc.). Un ruolo minore rivestono oggi le infiltrazioni cortisoniche che sono pressoché abbandonate.
Qualora non si ottenga una risoluzione con tali terapie è sempre opportuno sospettare una lesione subtotale della cuffia dei rotatori e, qualora la Risonanza Magnetica Nucleare basale fosse negativa o dubbia, procedere ad un'ArtroRMN per la diagnosi definitiva.
Chirurgicamente si procede in artroscopia alla borsectomia ed all'acromionplastica e, quando rilevato, anche alla sutura della cuffia dei rotatori.
Per sindrome conflittuale della spalla si intende una patologia cronica della cuffia dei rotatori in cui la causa è da considerare nella somma di vari elementi che perturbano la funzionalità di questa all'interno dello spazio subacromiale.
Le cause
Le cause possono essere post-traumatiche, infiammatorie, chimiche (deposizione di sali di calcio) o legate a squilibri posturali. In molti pazienti l'esordio del dolore è subdolo (spesso c'è dolore nell'infilare la manica della giacca o nell'allacciare il reggiseno), ma progressivamente il dolore tende a peggiorare ed a interessare sempre più movimenti, soprattutto verso l'alto.
Infine si assiste alla comparsa od al peggioramento del dolore notturno caratteristicamente ad insorgenza dalle 2 alle 3 ore dopo l'inizio del sonno.
Gli esami
Il più importante è l'esame clinico che deve evocare il dolore con alcune manovre semeiologiche come il test di Neer o quello di Hawkins o di Jobe. Bisogna testare bene la forza delle varie componenti della cuffia dei rotatori al fine di formulare il corretto quesito diagnostico al radiologo.
Utili risultano la radiografia (rileva calcificazioni, artrosi, tumori ossei), l'ecografia muscolo-tendinea e la Risonanza Magnetica Nucleare; in qualche raro caso può essere necessaria un'ArtroRMN (ossia una Risonanza Magnetica Nucleare con iniezione di mezzo di contrasto nell'articolazione e non endovena) od una ArtroTC (ossia una Tomografia Computerizzata con iniezione di mezzo di contrasto - di solido aria e iodio - in articolazione). (Vedere anche la cuffia dei rotatori)
La terapia
Nella forma classica la terapia è conservativa a base cioè di kinesi terapia passiva ed attiva, ginnastica propriocettiva, terapie fisiche varie (tecar terapia, laser, ultrasuoni ecc.). Un ruolo minore rivestono oggi le infiltrazioni cortisoniche che sono pressoché abbandonate.
Qualora non si ottenga una risoluzione con tali terapie è sempre opportuno sospettare una lesione subtotale della cuffia dei rotatori e, qualora la Risonanza Magnetica Nucleare basale fosse negativa o dubbia, procedere ad un'ArtroRMN per la diagnosi definitiva.
Chirurgicamente si procede in artroscopia alla borsectomia ed all'acromionplastica e, quando rilevato, anche alla sutura della cuffia dei rotatori.